Diabete gestazionale: sintomi, valori glicemici e cosa mangiare

Diabete gestazionale

10/09/2020 | Consigli Gravidanza

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Diabete gestazionale: che cos’è e perché si presenta in gravidanza?

Il diabete gestazionale riguarda il 4% circa delle gravidanze in Italia e si manifesta solitamente nel secondo trimestre.

Se diagnosticato per tempo con un adeguato regime alimentare puoi tenerlo sotto controllo senza dover ricorrere all’uso dei farmaci.

L’insulina dovrà essere utilizzata se i valori sono molto sballati o se il controllo tramite alimentazione e attività fisica non dovessero bastare.

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La buona notizia è che il diabete gestazionale, salvo rarissimi casi, scompare dopo il parto

Io l’ho avuto per la seconda gravidanza ma, già una settimana dopo la nascita della mia pupattola, i valori erano tornati nella norma. #Fiuuu 😉

Cause del diabete gestazionale

Quando mangi, il pancreas rilascia insulina, un ormone che aiuta a spostare dal sangue alle cellule uno zucchero chiamato glucosio (che le cellule usano per produrre energia).

Durante la gravidanza la placenta produce ormoni che provocano l'accumulo di glucosio nel sangue. 

Di solito, il tuo pancreas invia abbastanza insulina per gestirlo. 

Ma se il tuo corpo non riesce a produrre abbastanza insulina o smette di usare l'insulina come dovrebbe, i livelli di zucchero nel sangue aumentano e si verifica il diabete gestazionale.

Diabete gestazionale: valori

Il test da carico con 75 g di glucosio (OGTT) verifica i tuoi valori glicemici all’inizio, dopo un’ora e dopo due ore dall’assunzione. 

I parametri diagnostici devono essere i seguenti:

Glicemia basale < 90 mg/dl

Glicemia a 60’ < 150 mg/dl

Glicemia a 120’ < 130 mg/dl

Per la diagnosi di diabete gestazionale è sufficiente che un unico valore superi il limite.

Chi è maggiormente a rischio di diabete gestazionale?

Qualsiasi donna può sviluppare il diabete gestazionale durante la gravidanza, ma sei a maggior rischio se:

  1. il tuo indice di massa corporea (IMC) è superiore a 25 (scopri qui come calcolarlo)
  2. in precedenza hai avuto un bambino che pesava 4,5 kg o più alla nascita
  3. hai avuto il diabete gestazionale in una precedente gravidanza
  4. uno dei tuoi genitori o fratelli ha il diabete
  5. hai un’età maggiore o uguale a 35 anni
  6. hai livelli di zucchero nel sangue che sono più alti di quanto dovrebbero essere, ma non abbastanza per rientrare nel diabete (in gergo si chiama “pre-diabete”)
  7. appartieni a etnie ad alto rischio (Asia meridionale, Medio Oriente, Caraibi)

Se uno di questi casi ti riguarda, è fortemente consigliato fare dei controlli in più durante la gravidanza per tenere a bada il diabete gestazionale ed evitare spiacevoli inconvenienti.

Diabete gestazionale: sintomi

Il diabete gestazionale di solito non causa alcun sintomo.

La maggior parte dei casi viene scoperta solo quando i livelli di zucchero nel sangue vengono misurati durante gli screening di routine.

Alcune donne possono sviluppare sintomi se i loro livelli di zucchero nel sangue diventano troppo alti (iperglicemia), come:

  1. aumento della sete
  2. aumento della fame
  3. bisogno di fare pipì più spesso del solito
  4. bocca secca
  5. stanchezza 
  6. disturbi della vista
  7. infezioni frequenti come cistiti e candidosi.

Come avrai intuito alcuni di questi sintomi sono comuni durante la gravidanza e non sono necessariamente un segno di diabete gestazionale. 

Il miglior consiglio che posso darti è quello di parlare con la tua ostetrica o il tuo ginecologo se sei preoccupata per i sintomi che stai riscontrando.

Possibili complicazioni legate al diabete gestazionale

La maggior parte delle donne con diabete gestazionale ha gravidanze regolari che si concludono con parti naturali e bambini sani.

Tuttavia, il diabete gestazionale può causare alcuni problemi come:

  1. Il tuo bambino è molto grosso: questo può portare a difficoltà durante il parto e aumenta la probabilità di aver bisogno di un travaglio indotto o di un taglio cesareo. È per questo che vengono fatti dei controlli un po’ più frequenti verso la fine della gravidanza. Se i medici vedono che il diametro della testa del tuo cucciolo è un po’ più grande del normale decidono se sia il caso di anticipare la data della nascita.
  2. Parto prematuro: parto prima della 37a settimana di gravidanza
  3. Pre-eclampsia: una condizione che causa ipertensione durante la gravidanza e può portare a complicazioni della gravidanza se non trattata
  4. Il bambino sviluppa un basso livello di zucchero nel sangue o un ingiallimento della pelle e degli occhi (ittero) dopo la nascita, che potrebbe richiedere un trattamento in ospedale. 

La mia piccolina ha avuto i valori leggermenti sballati i primi giorni e l’abbiamo tenuta sotto stretto controllo.

Fortunatamente è bastato che iniziasse ad attaccarsi al seno correttamente per espellere attraverso le feci le quantità di bilirubina in più che aveva accumulato.

  1. Aborto (anche se è molto rara come conseguenza del diabete gestazionale)
  2. Rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2 in futuro.

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Le linee guida nazionali e le raccomandazioni del Ministero della Salute prevedono una misurazione della glicemia a digiuno nel primo trimestre di gravidanza.

Meglio se la fai entro la tredicesima settimana.

Per quale motivo?

In questo modo il medico può individuare il diabete pre-gravidico, ovvero un’alterazione del metabolismo dello zucchero esistente già prima del concepimento, di cui molte future mamme non sono a conoscenza.

Invece la curva glicemica (ovvero il test di tolleranza al glucosio - OGTT) è mirata per la diagnosi del diabete insorto in gravidanza. 

La curva glicemica è la misurazione ripetuta della glicemia dopo avere assunto 75 grammi di glucosio.

La curva glicemica è prevista nel secondo trimestre di gravidanza solo per le donne che presentano fattori di rischio noti, come obesità o diabete gravidico in occasione di precedenti gravidanze. 

Ricapitolando, i parametri fondamentali da tenere in considerazione sono:

- la glicemia a digiuno

- la curva da carico ovvero la glicemia dopo un’ora e dopo due ore dal pasto.

- l’emoglobina glicata (il test che misura il valore glicemico medio degli ultimi due-tre mesi).

Lo screening per il diabete gestazionale e quindi la curva da carico è raccomandata in presenza degli specifici fattori di rischio elencati sopra.

I ginecologi, ora comunque, consigliano di fare il test per togliersi qualsiasi dubbio.

L’esame è molto semplice e consiste in tre prelievi:

  • un primo prelievo a digiuno per controllare la glicemia iniziale.
  • Ti verrà dato da bere un bel bicchiere di glucosio. 

Preparati perché è davvero disgustoso. 

Ci sono delle future mamme che non riescono a berlo tutto o che devono scappare subito in bagno per il voltastomaco.

Io ti confesso che ho avuto una nausea molto forte entrambe le volte che ho fatto il test. 

Ad ogni modo, passata un’ora dall’ingestione di questo fantastico drink ti verrà fatto un prelievo di sangue.

  • Dopo due ore farai l’ultimo prelievo di sangue.

Se i valori rientrano nei parametri indicati sopra sei a posto, altrimenti dovrai fare un incontro con il diabetologo e uno con una nutrizionista che ti aiuteranno a gestire al meglio la problematica.

Se sei ad alto rischio, ma i risultati del tuo test sono normali, il ginecologo potrebbe farti ripetere l’esame durante il terzo trimestre di gravidanza per assicurarsi che tu non ce l'abbia ancora.

Controllo della glicemia

Il tuo diabetologo ti chiederà di controllare i tuoi livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti, con un apposito misuratore di glicemia (glucometro).

Il glucometro è un piccolo dispositivo che misura la concentrazione di glucosio nel sangue tramite strisce reattive.

Basta un semplice foro con un aghetto su un polpastrello di un dito e in pochi secondi avrai il responso.

Non temere, è molto più semplice a farsi che a dirsi e, durante la visita, chiariranno tutti i tuoi dubbi su:

  • come utilizzare il glucometro
  • quando e quanto misurare la glicemia
  • quali valori di glicemia è necessario raggiungere o mantenere.

Dopo un’ora: </= 130 mg/dl

Dopo due ore: </= 120 mg/dl

Alla fine della gravidanza i miei polpastrelli erano un po’ provati da tutti i forotti che gli avevo fatto, ma direi che è un male altamente sopportabile per il bene dei nostri tesori.

Diabete gestazionale e prevenzione

Una buona notizia? 

Il diabete gestazionale si può prevenire o comunque tenere a bada con un’alimentazione sana e un'attività fisica quotidiana. 

Vediamo più nello specifico.  

Diabete gestazionale: cosa mangiare

Una dieta materna varia ed equilibrata, basata sul corretto apporto di tutti i micro e macro nutrienti essenziali nelle giuste quantità e proporzioni promuove la crescita armoniosa del feto e riduce i rischi di insorgenza di malattie croniche, quali per esempio il diabete.

Non solo, la scienza conferma che la buona nutrizione prima e durante la gravidanza è decisiva per contrastare i fattori di rischio, come ipertensione e diabete gestazionale. 

In gravidanza quindi non conta tanto mangiare di più, quanto puntare sui nutrienti critici per la tua salute e diminuire l’apporto di cibi grassi e carboidrati, soprattutto se hai il diabete gestazionale. 

Facciamo un po’ di esempi pratici sui nutrienti fondamentali da assumere in gravidanza (a maggior ragione se hai il diabete gravidico):

  • Acidi grassi Omega 3 (presenti nel pesce azzurro: sgombro, aringa, sardina, salmone).
  • Vitamine del gruppo B per la crescita cerebrale del feto (verdure a foglia verde). Se il tuo regime alimentare è vegetariano o vegano dovrai integrare la vitamina B12. 
  • Acido folico (l’unico che necessita di integrazione secondo evidenze scientifiche) e folati (verdure a foglia verde, cavolo, legumi, grano integrale, pomodori e arance) che riducono il rischio di malformazioni genetiche e difetti del tubo neurale.
  • Vitamina D (trota salmonata e salmone, sgombro, aringa, sardina, uova). 
  • Ferro (molto utili le erbe aromatiche, che aiutano anche mantenere elevata l’acidità dell’ambiente gastrico che ne favorisce un miglior assorbimento. Esempi di cibi utili: timo secco, pomodori secchi, radicchio verde, pistacchi, broccoletti di rapa, pasta integrale, avena in chicchi, rucola, carciofi, cioccolato fondente).

Per approfondire leggi La giusta alimentazione in gravidanza: consigli pratici”. 

Se invece vuoi ricette pronte all’uso in gravidanza eccone alcune per te:

Quinoa in gravidanza: proprietà e ricette veloci

Fai passeggiate anche d'inverno 

Quando sei in gravidanza fare una leggera attività fisica, come una bella passeggiata, ha un triplice effetto:

  1. aiuta a prevenire l'aumento di peso
  2. riduce il rischio di ipertensione 
  3. riduce il rischio di diabete gravidico

In più migliora l'umore!

Sì esatto.

Anche il sole delle giornate fredde, per quanto pallido, contribuisce alla sintesi della vitamina D, fondamentale per lo sviluppo scheletrico del tuo piccolo.

Controindicazioni per il freddo?

Se ti copri, nessuna.

Quindi coraggio e... buona camminata!

Mamma appassionata e prima tester di Pancina in gravidanza. Perché per la mia pelle voglio il meglio.

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