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L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha sottolineato più volte l’importanza fondamentale dell’allattamento al seno, il suo valore prezioso e gli innumerevoli vantaggi per mamma e bebè.
Nonostante questo, ancora oggi, allattare al seno è fonte di grandi chiacchiere e credenze popolari.
Al corso preparto che ho frequentato durante la prima gravidanza una giornata è stata dedicata all’allattamento al seno. Qualcosa vorrà pur dire, no?
Allattamento al seno: i 10 falsi miti
Alzi la mano chi non ha mai incontrato l’esperto di turno pronto a dispensare consigli (non richiesti naturalmente, ma altrimenti che gusto c’è?) o lezioni di vita vissuta.
A me hanno raccontato le storie più assurde.
Alcune erano davvero divertenti!
Non bastano gli ormoni a rendere il nostro umore ballerino, ci si mettono anche le persone che ci stanno intorno.
Una donna che è diventata mamma da poco per la prima volta, ma anche per la seconda o la terza, ha bisogno di una cosa fondamentale dopo il parto.
Cure.
Per potersi riprendere, sia fisicamente, sia mentalmente.
Per questo motivo ho pensato di fare un elenco di convinzioni limitanti che cercano di inculcare nella testa di noi povere mamme andando, a volte, addirittura a mettere in crisi uno dei momenti più belli della nostra vita: l’allattamento al seno del nostro cucciolo.
Ecco qua i dieci falsi miti sull’allattamento al seno:
1. “La birra fa latte”
Da buona estimatrice di birra quale sono mi piacerebbe davvero tanto che questo detto corrispondesse a verità, ma ahimé… la birra, come tutte le bevande alcoliche, deve essere bandita dalla tua tavola quando allatti.
L’alcool, infatti, passa al latte e arriva dritto dritto al tuo cucciolino.
Io per provare l’ebbrezza ogni tanto mi concedo una birra analcolica.
Sacrilegio, lo so, ma adesso in commercio ci sono delle bionde che si mimetizzano bene. Sempre meglio di niente! 🙂
2. “Non si può allattare quando si è malate”
Quando è nata la mia secondogenita, la grande di casa ha iniziato l’asilo nido. Prova a immaginare quanti germi, microbi, batteri e virus può portare in casa e farli circolare liberamente vicino all’ignara sorellina o anche a noi poveri genitori.
Abbiamo passato un quasi due mesi chiusi in casa, che tristezza.
La febbre ha bussato anche alla mia porta: debacle! Che fare?
La prima cosa che mi ha detto la pediatra è stata:
Signora continui ad allattare al seno la piccolina così le passerà gli anticorpi.
Il nostro corpo, infatti, produce gli anticorpi per combattere l’influenza.
Questi supereroi passano attraverso il latte e iniziano subito a fortificare il sistema immunitario del nostro piccolino.
Inoltre, nel latte ci sono anche degli elementi protettivi contro eventuali complicanze. Non è affatto vero che possiamo contagiare il cucciolo tramite il latte, ma attraverso la vicinanza, ahimé, sì.
Quindi via con altri accorgimenti:
- Usa una mascherina
- Cerca di starnutire in un fazzoletto e non nelle mani
- Cambia spesso lenzuola e asciugamani
- Cerca di arieggiare più che puoi gli ambienti di casa
Nonostante le precauzioni alla mia cucciolina è venuta lo stesso la febbre.
Per fortuna le è durata poco.
Tutto merito del latte di mamma! 🙂
3. “Le donne con il seno piccolo producono meno latte”
Ecco un argomento che mi tocca da vicino, vista la prima misura del mio reggiseno, anche se devo dire che tra gravidanza e allattamento adesso il mio seno è bello florido.
Per fortuna la produzione di latte non è direttamente proporzionale alla grandezza del seno, altrimenti tante altre mamme come me sarebbero spacciate.
Ma care amiche, niente paura!
L’unico inconveniente del seno piccolo, se così lo vogliamo definire, è che può contenere meno quantità di latte, quindi magari il bimbo vorrà attaccarsi qualche volta in più.
4. “Il tuo latte è acqua, non è nutriente”
La scienza fortunatamente ha sfatato questa brutta diceria, evidenziando il contrario. Infatti il latte materno contiene tutti i nutrienti necessari alla crescita del tuo bimbo e si trasforma a seconda delle sue esigenze.
Su Uppa ho letto un articolo molto interessante su come cambia la composizione del latte materno durante la crescita.
Come vedi il nostro corpo è una macchina perfetta, che ci permette di soddisfare le esigenze dei nostri cuccioli nel migliore dei modi.
Via le insicurezze, stai facendo un ottimo lavoro e il tuo piccolino ha tutto ciò di cui ha bisogno: il corpo caldo e accogliente della sua mamma che lo nutre con tutto il suo amore.
5. “Non produci abbastanza latte, il bimbo piange”
Se hai incontrato una persona che ha osato dirti una frase del genere ti dò un consiglio: stalle alla larga.
È facile far venire le paranoie a una neomamma.
Non è certo quello di cui hai bisogno.
La produzione del latte corrisponde alla suzione del bimbo, cioè a quanto il tuo cucciolino richiede per soddisfare le sue esigenze.
A volte, addirittura, avere troppo latte diventa un problema, perché potresti incappare in inconvenienti sgradevoli, come ingorghi o mastiti.
La giusta quantità è quella che definite tu e il tuo cucciolo.
Vedrai che attaccandolo correttamente al seno a richiesta andrete alla grande.
Come verificare se il tuo piccolo mangia a sufficienza?
Ecco alcuni segnali:
- I pannolini sono bagnati e la pipì è chiara
- Il piccolo cresce in maniera ponderale di peso
- Ha un colorito roseo e gode di buona salute
Un consiglio? Fidati di quello che senti tu!
6. “Dopo il parto mamma e bimbo dovrebbero stare separati”
Si sa, il parto è un evento fisicamente molto impegnativo, che mette a dura prova il tuo corpo.
Stare però lontana dal tuo piccolino perché devi riposare, non la trovo una soluzione saggia.
Il tuo cucciolino è appena venuto al mondo, è spaesato, disorientato.
Ha bisogno della sua mamma.
Stare abbracciati sprigiona ossitocina allo stato puro e produce buonumore.
In più, attaccare al seno il tuo tesorino, entro la prime due ore dopo la nascita, favorisce la montata lattea e la produzione del latte.
Cercate di coccolarvi il più possibile.
Vedrai che andrà tutto alla grande.
7. “Allattare dopo l’anno non serve a niente”
Allattare dopo l’anno serve eccome se ancora il tuo bimbo ne sente la necessità.
Qualche poppata dopo l’anno non è il dramma assoluto.
Insieme allo svezzamento lo aiutano a prendere piano piano distacco da te e a fornirgli ancora un po’ di nutrienti e anticorpi che sono sempre preziosi.
La mia primogenita ha deciso liberamente, dal giorno del suo undicesimo mese, di non volere più la titta.
Che dire?
Stupendo per lei, perché non ha vissuto male lo stacco, un po’ meno per me, perché ho avuto il seno dolorante per una settimana.
Per amore si sopporta volentieri!
Vediamo cosa farà la mia secondogenita...
8. “Non lasciare che il bimbo usi il seno come se fosse un ciuccio o lo vizierai”
Il tuo bimbo ha vissuto nove lunghi mesi dentro la tua pancia, conosce a memoria tutti i suoni del tuo corpo, i suoi brontolii e scricchiolii.
Adora il battito del tuo cuore perché lo rassicura.
Riconosce il tuo odore fino a otto metri di distanza.
Dimmi se questo non è amore assoluto!
Uscito alla luce del mondo è spaesato e ha tanto bisogno di protezione e calore.
Conosci un posto migliore del tuo seno?
Ah, piccolo particolare: parlare di vizi con un neonato è davvero esilarante.
Cosa vuoi che ne sappia?
Tutto ciò che ti chiede è dettato da un suo reale bisogno.
9. “Allattare a richiesta non è naturale”
Stando alle vecchie regole dell’allattamento, il bimbo andrebbe attaccato ogni tre ore, non prima.
Piange e si dispera?
Non importa, si deve aspettare lo scoccare delle tre ore.
Ragionamento giusto per il latte artificiale, più complesso e pesante da digerire, ma il latte materno fa storia a sé.
Il latte materno è il nutrimento migliore che un neonato possa avere, tutte le volte che vuole.
È facile da digerire, prezioso di nutrienti e denso di amore.
L’allattamento non è la semplice azione di dare da mangiare al tuo cucciolo, l’allattamento è nutrimento sia fisico, sia emotivo.
Quando allatti ti leghi in maniera profonda alla bestiolina che stringi fra le braccia. A volte ti sentirai stanca, ma la soddisfazione e la devozione con cui vieni accolta sono impagabili.
10. “Mangia per due altrimenti non produci latte a sufficienza”
Ah... come sono belle le raccomandazioni delle nostre care nonne.
Fino al secolo scorso il problema della malnutrizione era presente anche in un paese come l’Italia, soprattutto tra le persone meno abbienti, e si temeva che non si riuscisse ad avere una produzione di latte adeguata.
In realtà, è stato visto che, nonostante la carenza di cibo, una mamma è sempre in grado di produrre un latte altamente nutriente per il suo cucciolino.
Quindi non hai scuse per rimpinzarti di cibo!
La cosa importante è seguire una dieta varia ed equilibrata.
Così, tu avrai tutti i nutrienti necessari e il tuo piccolino assaggerà una grande quantità di sapori.
Grazie per avere letto fin qui 😉
Se vuoi condividere un falso mito sull’allattamento scrivimelo sotto nei commenti...
Buon allattamento!